Nidal Shurrab, morto di fame a Gaza a cinque mesi di vita.
Il latte materno è esaurito. Israele, indispettita dai gazawi che proteggono i camion umanitari con i loro corpi, decreta un nuovo blocco totale degli aiuti. Meloni e Tajani silenti e complici.
Una settimana fa avevo riportato l’appello del dottor Ahmad Al-Farra, direttore del reparto di pediatria e maternità dell’ospedale Nasser a Khan Younis: “entro 48 ore potremmo iniziare a perdere la vita di neonati a causa dell'esaurimento delle essenziali provviste di latte artificiale”. Nessuno dei governi alleati di Israele ha mosso un dito, e oggi la previsione si è avverata: Nidal Munther Shurab, cinque mesi di vita, è morto di fame. Il padre, distrutto dal dolore, ha raccontato di aver cercato il latte ovunque ma che nell’ultima settimana non è stato possibile trovare nulla di nulla: i punti di distribuzione di cibo e pallottole della Gaza “Humanitarian” Foundation non distribuiscono latte materno, quindi neanche rischiare la vita per recarsi agli Hunger Games organizzati da Israele sarebbe valso a salvare la vita di Nidal.
Tra l’altro, proprio ieri era giunta una rarissima buona notizia da Gaza: l i leader tribali e le famiglie di Gaza sono riuscite a organizzare con successo la consegna sicura degli aiuti, senza la supervisione israeliana. Secondo i resoconti dei testimoni oculari e le prove visive, le famiglie si sono schierate “come uno scudo” lungo il percorso dei convogli umanitari per proteggerli dai saccheggi delle gang armate da Israele, dal caos e dal fuoco israeliano, consentendo ai camion di raggiungere in sicurezza i magazzini delle Nazioni Unite e del World Food Program a Gaza City per la prima volta da giorni.
Israele ha reagito alla notizia con la sua abituale ferocia, accusando le famiglie di essere Hamas e sospendendo per vendetta tutti gli aiuti con effetto immediato: prepariamoci quindi a vedere altri cadaveri di neonati con gli occhi scavati dalla mancanza di cibo.
In tutto questo il governo italiano, che per bocca del ministro Tajani si vanta di essere lo stato che più di tutti aiuta le vittime di Gaza, non muove neanche un dito. Può permettersi farlo grazie a tante complicità: “giornalisti” che non informano e non incalzano, “intellettuali” che si parlano addosso delle loro presunte miserie, “società civile” che pensa al massimo ad emulare Sinner nel padel e una diffusissima inettitudine passiva venata di codardia e idiozia.
Da questa situazione è l’intera nazione italiana che esce a pezzi. Giorgia Meloni, che cinque anni fa urlava come un’ossessa “sono una madre, sono cristiana, non me lo toglierete”, con la sua orribile e consapevole complicità non solo ha negato nei fatti entrambe le cose, ma ha strappato definitivamente via l’ipocrita leggenda degli “italiani brava gente”. Una nazione che vota e mantiene al potere personaggi che reggono il sacco a crimini così atroci non ha nulla di cui vantarsi. L’Italia, con la sua ininterrotta complicità nel genocidio, dimostra di essere un paese stupido e fallito, che si guarda l’ombelico mentre il treno occidentale su cui viaggia è lanciato a folle velocità verso il nazismo del terzo millennio.
io posso solo augurare! per quello che vale!cioe niente! che i componenti di questo governo! formato in larga maggioranza, da galeotti squallidi e inutili! di fare una morte atroce!